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LA FIGURA DEL TRADUTTORE VOLONTARIO

Aggiornamento: 9 ago 2022

L'esperienza di Martina

Dopo la laurea in traduzione letteraria a Napoli ho subito cercato di entrare nel mondo della traduzione. Purtroppo, nell’epoca dei traduttori automatici, c’è molta competizione e per le combinazioni linguistiche che propongo (inglese e francese verso l’italiano) il mercato è limitato.

Chiedendo in giro ad altri traduttori professionisti, ho scoperto che un modo per fare esperienza e tenersi in esercizio è fare traduzioni volontarie (senza remunerazione) per vari siti che si occupano di divulgazione di notizie, sottotitolazione, revisione, trascrizione ecc. Questi siti si possono trovare un po’ ovunque sul web con una piccola ricerca sui vari browser.

Il volontariato è sempre stato uno dei modi più semplici e generosi per abbandonare la propria zona di comfort, contribuire ad una causa sociale ed investire nel proprio sviluppo personale e professionale.


Chi è il traduttore volontario?

Si tratta di una figura molto richiesta in quanto la divulgazione di materiale online è diventata un vero e proprio lavoro negli ultimi tempi. Uno dei tanti aspetti positivi è che il traduttore volontario non deve essere altamente qualificato: può essere uno studente di traduzione alle prime armi, un neolaureato, ma anche un traduttore con anni di esperienza alle spalle.


Non è un lavoro che richiede parecchio tempo poiché è volontario. Occorrono almeno un paio d’ore libere a settimana o al mese, però serietà e impegno sono le parole chiave per svolgere anche questo tipo di incarico.


Molto raramente viene richiesto l’utilizzo dei CatTools (gli strumenti di traduzione assistita) dal momento che la maggioranza dei siti di volontariato utilizza WordPress.



I campi in cui si muove un traduttore volontario sono principalmente quelli letterari (traduzioni di articoli di giornale, annunci, capitoli di libri ecc.), ma anche il sottotitolaggio si sta espandendo sempre di più grazie alle piattaforme streaming e a YouTube.


Volontariato sì o no?

A cosa serve il contributo di un traduttore se non riceve alcuna ricompensa per i suoi servizi? Se si sceglie di fare traduzioni volontarie si deve partire già con la consapevolezza che non si verrà pagati per il proprio lavoro. Bisogna intraprendere questo percorso perché si è spinti dall'idea di poter informare gli altri su ciò che accade nei luoghi più remoti, spesso dimenticati, del mondo o anche dalla voglia di rendere un prodotto video online comprensibile a tutti.


Siti per traduzioni volontarie

Quali sono i siti per la traduzione volontaria più popolari sul web?


  • Cafébabel: è una rivista di notizie europea tradotta in 6 lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco, polacco e italiano. È anche un media europeo basato sul giornalismo partecipativo che consente agli utenti di Internet di scrivere articoli nella loro lingua madre, poi curati meticolosamente da un gruppo di giornalisti professionisti.


  • LibriVox: qui il traduttore si dedica alla lettura e registrazione di capitoli di libri di dominio pubblico (libri non più protetti da copyright), con l’obiettivo di renderli disponibili gratuitamente a tutti grazie al supporto di Internet. Le registrazioni vengono caricate in tutte le lingue.


  • Global Voices Online: è una comunità senza confini e per la maggior parte composta da volontari, con più di 1200 autori, analisti, esperti di media online e traduttori. Global Voices, sin dal 2005, guida la conversazione sulla copertura dei citizen media, curando, verificando e traducendo le notizie di tendenza e le storie che potresti perdere su internet, da blog, stampa indipendente e social media in 167 paesi.


Traduzione volontaria come fonte di arricchimento

Per la mia esperienza personale, la traduzione volontaria mi ha aiutato non solo a tenermi in esercizio, ma anche a farmi conoscere angoli del mondo che mai mi sarei immaginata di scoprire. Io principalmente traduco con GlobalVoices e in meno di un anno ho arricchito il mio bagaglio culturale in maniera impressionante. Attraverso la traduzione di articoli, che vanno dalle tradizioni africane in Senegal, alle proteste in Ucraina e persino alle montagne dello Yemen, mi si è aperto un mondo nuovo. Un’esperienza che consiglio a tutti!

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